Biografia di Alec Baldwin
Nato in una famiglia numerosa, Alec Baldwin è il primo dei quattro fratelli maschi, tutti attori, noti come “I fratelli Baldwin”. Venuto al mondo con la passione per la recitazione a soli nove anni si cimenta in un filmino amatoriale chiamato “Frankenstein”.
Dopo gli studi presso l’Alfred G. Berner High School, passa all’università George Washington, dove per mantenersi fa di tutto, dal cameriere allo Studio 54, al venditore di magliette fino all’autista. Riesce ad entrare alla famosa accademia teatrale Lee Strasberg laureandosi poi in arte drammatica.
Dopo varie apparizioni in telefilm di poca entità, esordisce sul grande schermo con la pellicola “La divisa strappata” (1986) di Glenn Jordan, per fare parte poi del cast “Forever Lulu” del 1987. Alec si fa subito notare per la sua bravura e preparazione, nel 1988 Tim Burton lo sceglie per il controverso “Beetle Juice - Spiritello porcello” con Geena Davis, e lo stesso anno Oliver Stone lo inserisce nel cast del biografico “Talk Radio”. La carriera del bellissimo Baldwin è tutta in ascesa, grazie al fascino e agli splendidi occhi blu; il bello e dannato gli calza a pennello, in una “Una donna in carriera” del 1988, tradisce e lascia la bella Melanie Griffith, di nuovo facile al tradimento in “Una vedova allegra... ma non troppo” (1988), fa soffrire l’incantevole moglie Michelle Pfeiffer, mentre in “Alice” (1990) di Woody Allen, tortura amabilmente Mia Farrow.
Lo stesso anno è in “Caccia a Ottobre Rosso” con lo storico 007 Sean Connery, per poi approdare in “Miami Blues” (1990), dove la sua interpretazione di uno pscicopatico lo mette sotto le luci della ribalta. Set galeotto per il giovane Alec e la sexy e corteggiatissima Kim Basinger: lavorano insieme nella commedia “Bella, bionda... e dice sempre sì” (1991), si innamorano ed iniziano una lunga relazione che li porterà al matrimonio nel 1993 e alla nascita della dolce figlia Ireland. È nel drammatico “Americani” (1992) di James Foley, con il compianto Jack Lemmon e il fenomenale Al Pacino, in “Malice – Il sospetto” (1993), ed è parte del cast dello sfortunato “L’uomo ombra” (1994) di Russell Mulcahy. Dopo alcuni anni sfortunati, il ragazzo di New York si ritrova sulle montagne a cercare salvezza da un orso con il bravissimo Anthony Hopkins in “L’urlo dell’odio” (1997), per trasformarsi poi in un duro colonnello in “Codice Mercury” (1998). Di nuovo un ruolo da amatore ma solamente per alcuni minuti, è suo il cameo in “Notting Hill” (1999), dove interpreta il fidanzato geloso della bella Julia Roberts, per poi essere il protagonista di “Hollywood, Vermont” (2000), una commedia sulla potenza del richiamo dei riflettori, e de "Il processo di Norimberga", film tv.
Nel 2001 una delle coppie più belle di Hollywood divorzia, Alec e Kim si lasciano, l’attore si concentra nel lavoro cimentandosi in molte pellicole come: “Pearl Harbor” (2001), “Il gatto... e il cappello matto” (2003), e “The Cooler” (2003). Negli anni si è specializzato in ruoli di uomo maturo senza troppi scrupoli, dipingendo più volte l’idea di un capo che nessuno vorrebbe avere, proprio come nel film “...e alla fine arriva Polly” (2004) con Ben Stiller, nel colossal “The Aviator” (2004) di Scorsese, in “Dick e Jane - Operazione furto” (2005), in “Elizabethtown” (2005) in “The Departed - Il bene e il male” (2006), in “Correndo con le forbici in mano” (2006), e nell’opera di De Niro “The Good Shepherd - L'ombra del potere” (2006). Dal 2006 è parte integrante, con il personaggio di Jack Donaghy, del cast di “30 Rock”, un programma televisivo di grande successo, ruolo per il quale ha vinto numerosi premi tra cui un Golden Globe 2010 come Miglior Attore in una serie televisiva brillante. Torna alla commedia interpretando un padre molto anticonvenzionale nella pellicola “La ragazza del mio migliore amico” (2008) di Howard Deutch, con Kate Hudson, ed è nel drammatico ed emozionante “La custode di mia sorella” (2009). Sembra il partner perfetto della dolce ed indecisa Meryl Streep nel film di successo “È Complicato” (2009), dove lo vediamo un pochino appesantito e agguerrito a riconquistare la moglie, che come rivale si ritrova Steve Martin, imbarazzato e rispettoso.
Nel 2012 si fa dirigere da Adam Shankman in "Rock of Ages". Nello stesso anno torna a lavorare per Woody Allen nel film "To Rome with Love". Lo stesso regista lo dirige, insieme a Cate Blanchett, anche nel 2013 nella pellicola "Blue Jasmine".